Il Covid catalizzatore per l’Intelligenza Artificiale in Italia

Il panorama mondiale

Il 2020 è stato un anno di svolta per il mercato digitale mondiale. La pandemia di Covid-19 ha agito da catalizzatore per il progresso tecnologico in termini di adozione a tutti i livelli: giovani e meno giovani si sono incontrati nell’utilizzo quotidiano della tecnologia, ottenendo una digitalizzazione capillare che si pensava irraggiungibile se non con uno, o addirittura due, ricambi generazionali. Per far fronte a questa nuova prospettiva, privati, aziende e pubbliche amministrazioni si sono attivati in massa per dotarsi di hardware e software in grado di assicurare il proseguimento delle proprie attività, causando un’impennata di tutti i mercati legati allo sviluppo tecnologico.

L’Intelligenza Artificiale nel racconto di Almawave

Tra questi spicca per rilevanza il mercato dell’Intelligenza Artificiale, raccontato da Almawave, player di rilievo nel settore, che ha incrociato la propria esperienza con i dati raccolti dalla società di consulenza PWC in un report intitolato “Artificial Intelligence Evolution – Main Trends”. Il risultato, pubblicato da Almawave nel suo bilancio 2020, è un’analisi approfondita del mercato dell’intelligenza Artificiale in Italia, che si apre con una visione globale e scende sul mercato nazionale. Le numeriche previste a livello globale raccontano uno sviluppo costante per il mercato dell’AI, che dovrebbe tenere una percentuale di crescita year-on-year, da un anno con l’altro, del ~+35% nel periodo 2019-2026, settorialmente dominata dall’ambito del machine learning che singolarmente rappresenterà quasi il 40% del mercato complessivo.   Concentrando lo studio sulle Verticali Industriali invece risulta una distribuzione abbastanza omogenea della crescita di mercato, con valori previsti per il 2026 intorno ai $7,5 miliardi investiti a livello globale, su cui spicca solo il settore Retail per cui viene previsto un valore di quasi $10 miliardi. Il settore Banking, Financial Services & Insurance condivide pienamente la crescita media del mercato, attestandosi tra i settori di maggior sviluppo per l’Artificial Intelligence.

Le Pubbliche amministrazioni italiane

Secondo un sondaggio condotto all’inizio del 2020 dalla Commissione Europea, sono  ben 230 i diversi casi d’uso identificati per le applicazioni di AI negli ambiti legati alle Pubbliche Amministrazioni. Le soluzioni proposte coinvolgono principalmente strumenti di NLP e chatbot, con ulteriori ampi margini di crescita futura anche per le altre applicazioni. Con particolare riferimento all’Italia, già nel corso degli ultimi anni, sulla base degli obiettivi definiti dall’Agenzia per l’Italia Digitale (AgID), sono state destinate importanti risorse al tema della digitalizzazione e valorizzazione del patrimonio informativo della Pubblica Amministrazione. La diffusione della Pandemia COVID-19, inoltre, ha accelerato notevolmente questi processi di digitalizzazione, a causa della necessità di rendere fruibili ai cittadini una vasta gamma di servizi digitali in modo rapido ed affidabile. La Pubblica Amministrazione necessita quindi di provider, di infrastrutture e di applicazioni digitali, in grado di garantire continuità del business, flessibilità legata alle nuove dinamiche del lavoro da remoto e resilienza alle variabili esterne.

Il Mercato digitale italiano

Tra i settori che compongono il mercato digitale italiano, l’intelligenza artificiale svetta per prospettive di crescita con un aumento del +27% del valore di mercato nel biennio 2020-2022, superando ampiamente il secondo classificato, le tecnologie cloud, che si attestano intorno al 18%. Nel 2019 il settore Banking & Finance si assicurò il 25% degli investimenti complessivi destinati al mercato Artificial Intelligence, indirizzati prevalentemente alle aree di intelligent data processing (33%) e natural language processing (28%). Fattore determinante nella trasformazione delle aziende, l’utilizzo delle piattaforme di Intelligenza Artificiale è cresciuto del 39,1% rispetto al 2018. A guidare la crescita del settore sono le iniziative volte a migliorare la customer experience per consolidare il portafoglio clienti, la cui componente software, la più significativa, ha generato investimenti per € 159,0 milioni rispetto ai € 79,0 milioni del 2018 (fonte: Artificial Intelligence Evolution – main trends; PwC – gen. 2021).

Settore Big Data & Analytics

Il mercato italiano dei Big Data ha registrato una crescita di circa 8% nel triennio 2018-2020, riconducibile prevalentemente ad una maggiore consapevolezza delle aziende nell’utilizzo e nella gestione dei dati. Le soluzioni BD&A stanno evolvendo rapidamente con funzionalità aggiuntive quali analisi statistiche e di Intelligenza Artificiale; è attesa inoltre una domanda crescente di strumenti di BD&A in grado di analizzare e ridisegnare i processi aziendali e di funzioni in grado di rielaborare i dati in ottica predittiva. In quest’ottica molte aziende stanno riconfigurando le modalità con cui si selezionano e utilizzano le tecnologie, gli approcci che si stanno diffondendo rapidamente nel mondo Enterprise sono custom e on-premise.
“Il ruolo dell’Intelligenza Artificiale e dell’insieme di tutte le tecnologie ‘intelligenti’ collegate è sicuramente cresciuto moltissimo negli ultimi mesi come effetto collaterale della pandemia – commenta Andrea Tomasoni, full-stack software developer per Cherry Bit – nonostante ciò dobbiamo tenere a mente che la strada verso la digitalizzazione completa è ancora lunga, specialmente per quanto riguarda le pubbliche amministrazioni,  e che lo slancio offerto dalla pandemia è temporaneo e rischia di esaurirsi se non è sfruttato al meglio. Un altro punto importante è la facile fruizione dei dati da parte di terzi, per esempio attraverso gli Open Data: troppo spesso i dati sono digitalizzati ma non facilmente reperibili e lavorabili da altri sistemi informatici, cosa che aprirebbe la strada ad innumerevoli altre possibilità. Noi di Cherry Bit ci stiamo impegnando a fondo per sfruttare la spinta tecnologica integrando tutti i servizi digitali offerti dalle amministrazioni italiane nella nostra piattaforma, servizi che hanno guadagnato molto in termini di fruizione dei dati, ma che hanno ancora molto spazio per crescere in futuro.      

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